Brigata Maiella
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La storia di Ennio Pantaleo
Ennio Pantaleo รจ nato a Sulmona
il 6 Marzo del 1930, la sua storia
di partigiano cominciรฒ quando il
20 ottobre 1944, a 14 anni, decise
di prendere parte alla Brigata
Maiella, fingendosi piรน grande.
Il padre era un socialista, di
conseguenza
i suoi figli venivano
discriminati,
per esempio allโetร
di sette anni Ennio partecipรฒ ad
una gara ciclistica a Sulmona,
arrivรฒ primo, ma dato che il
padre era un oppositore, diedero
la coppa al secondo classificato
che era invece figlio di un
fascista; Ennio ci rimase molto
male, anche se poco dopo un
signore, per consolarlo, come
premio gli diede dei soldi (10
lire).
Durante la guerra Ennio venne anche rastrellato tre volte
dai tedeschi, portato lontano da casa per essere
impiegato nei lavori forzati, ma per fortuna riuscรฌ a
fuggire.
Dopo lโarmistizio dellโ8 settembre 1943, Ennio trovรฒ
tre soldati inglesi, fuggiti dal campo di prigionia di
Fonte dโAmore, uno dei quali fu ospitato a casa sua e
gli altri due furono affidati a due famiglie vicine.
Dopo la morte del padre Ennio si arruolรฒ nella
brigata La Maiella spinto dal desiderio di portare la
libertร alle altre regioni dโItalia.
Dopo la seconda guerra mondiale Ennio si arruolรฒ
nei Carabinieri e decise di dedicarsi alla scrittura del
suo libro di Memorie โAvevo solo quattordici anniโ.
Infine morรฌ il 5 Maggio 2022.
Il nostro monumento
Questo monumento dedicato alla brigata
Maiella si trova a Bologna in via Barbacci,
รจ
unโopera dello scultore Antonio Pizzi, il
monumento รจ costituito da un blocco in pietra
bianca ricavato proprio dalle montagne
abruzzesi, e rappresenta il simbolo della
Brigata Maiella.
Gli uomini della โMaiellaโ furono tra i primi
ad entrare a Bologna liberata, la mattina del
21 aprile 1945, e ad entrare in cittร dopo i
soldati polacchi.
Ennio Pantaleo รจ fotografato accanto al nostro monumento